Un’olimpionico amaro a Parigi 2024: Leonardo Fabbri deluso dalla sfortuna climatica
La sfortuna di Fabbri
Leonardo Fabbri, campione europeo in carica, si presenta all’appuntamento olimpico a Parigi con grandi aspettative. Tuttavia, la serata si rivela la peggiore della sua stagione, caratterizzata da 5 nulli in una gara segnata da condizioni climatiche avverse. Nel getto del peso, il lancio iniziale sembra proiettare l’attrezzo vicino ai 23 metri, ma un lieve contatto con il calcagno lo rende nullo. Nonostante un secondo lancio sicuro a 20,96 che gli garantisce un posto tra i primi otto, la sfortuna si abbatte su di lui con un altro nullo alla terza prova, seguito da misure che lo pongono temporaneamente al quinto posto. Una pioggia improvvisa rende la pedana scivolosa, causando ulteriori nulli per Fabbri. Il podio, inizialmente alla portata dell’atleta azzurro, sfuma a causa di circostanze avverse e decisioni discutibili.
Il trionfo di Crouser e le polemiche
Il trionfo finale spetta al favorito Ryan Crouser, primatista mondiale, con un lancio di 22.90 metri. Tuttavia, il podio era accessibile a Fabbri, considerando che il secondo e il terzo posto sono occupati rispettivamente da Joe Kovacs e Rjindra Campbell con la stessa misura di 22.15 metri. La gestione della gara, condizionata dalla pioggia e dall’impreparazione dei giudici nel gestire la situazione, solleva polemiche e dubbi sulla regolarità e l’equità delle decisioni prese. L’annullamento del miglior lancio di Fabbri, avvenuto dopo un lungo ritardo, aggiunge ulteriore amarezza alla prestazione dell’atleta italiano, che rimane al settimo posto finale nonostante la delusione e le controversie circolanti nella cornice delle Olimpiadi di Parigi.