Un’apertura olimpica sotto accusa: reazioni contrastanti

Un'apertura olimpica sotto accusa: reazioni contrastanti - OcchioChe Sport

Panoramica sull’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024

Gli sguardi critici sulla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 non passano inosservati, scatenando una fervente discussione sui social network e alimentando gli hashtag #OpeningCeremony e #Paris2024. Il giudizio degli spettatori è unanime nel definire lo spettacolo sulla Senna, con la parata delle nazionali sui battelli, come poco convincente. La presenza degli atleti risulta ridotta al minimo, relegando i protagonisti delle Olimpiadi a mere comparse in un mega evento di oltre 4 ore che mette a dura prova la resistenza del pubblico in loco e degli spettatori che seguono l’evento davanti ai teleschermi. Tra piogge incessanti e performance musicali che spaziano da *Lady Gaga* al can-can, da *Aya Nakamura* ai giochi di luci notturni, la cerimonia non riesce a conquistare il favore del pubblico.

Il richiamo della tradizione: le preferenze per le cerimonie più classiche

Numerosi utenti esprimono il proprio rammarico per la mancanza di tradizione nell’apertura delle Olimpiadi, preferendo cerimonie più classiche dove lo spettacolo si intreccia alla sfilata degli atleti all’interno dello stadio, cuore pulsante dei Giochi. Ripensando alle memorabili cerimonie di apertura di Londra 2012, con la presenza della regina Elisabetta, e di Pechino 2008, con le straordinarie performance nello scenario unico dello stadio Nido d’Uccello, emerge un senso di nostalgia per quei momenti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia delle Olimpiadi. La valorizzazione della tradizione e della partecipazione degli atleti come fulcro delle cerimonie di apertura emerge come un elemento chiave per coinvolgere e emozionare il pubblico di tutto il mondo.

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