Una cerimonia controversa: la critica dei vescovi francesi all’apertura dei Giochi Olimpici
Ampia reazione dei vescovi francesi
La rabbia dei vescovi francesi è palpabile all’indomani dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici a Parigi, con alcune scene vissute come dileggio al cristianesimo. In particolare, esprimono il loro disappunto per la parodia dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, dove il Cristo è sostituito da una donna obesa e figure queer e trans rappresentano gli apostoli. Questo ha scatenato una forte critica da parte dell’episcopato francese, che sottolinea la deplorevolezza di tali rappresentazioni e ringrazia gli esponenti delle altre fedi religiose per aver espresso solidarietà.
Omaggio agli eventi, ma anche critica
Nonostante le critiche, i vescovi di Francia hanno voluto rendere omaggio alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, sottolineando i momenti di bellezza e gioia offerti al mondo intero. Tuttavia, non hanno lesinato nel manifestare la preoccupazione per i cristiani in tutto il mondo che potrebbero essersi sentiti feriti dalle rappresentazioni considerate eccessive e provocatorie. Sottolineano l’importanza di guardare oltre i pregiudizi ideologici, enfatizzando i valori di unità e fraternità promossi dagli eventi sportivi e olimpici.
La critica dell’arcivescovo di San Francisco
Anche l’arcivescovo di San Francisco, monsignor Salvatore Cordileone, si è unito alle critiche, denunciando quanto definisce come infiltrazione del fondamentalismo laico nelle Olimpiadi, con disprezzo verso la religione di oltre un miliardo di persone. Chiede alla comunità di pregare per il ripristino della buona volontà e del rispetto, evidenziando la gravità dell’accaduto e la necessità di una maggiore sensibilità e considerazione per le diverse fedi e convinzioni religiose.