Un tedoforo speciale: Kevin Piette e la fiamma olimpica di Parigi 2024

Un Tedoforo Speciale: Kevin Piette e la Fiamma Olimpica di Parigi 2024 - OcchioChe Sport

Kevin Piette, il ‘Cyber Tedoforo’ Esoscheletro in Mano

Kevin Piette, 36 anni, sorridente e caloroso, si fa strada tra una folla entusiasta stringendo con mano ferma la fiamma olimpica dei Giochi di Parigi 2024. L’atleta non è uno qualsiasi: è un tedoforo speciale, definito un “cyber tedoforo”, poiché, tennista diventato paraplegico a seguito di un tragico incidente stradale 11 anni fa, indossa un esoscheletro all’avanguardia. Questa è la prima volta nella storia dei tedofori che si vede una tale innovazione. Il video del suo passaggio a Poissy ha fatto breccia nei cuori di chi lo ha visto, commuovendo e ispirando il web e i social media. “Non dimenticherò mai questo giorno”, ha condiviso Piette su Instagram, aggiungendo che è stato un onore e un orgoglio portare la fiamma simbolo di valori come impegno, sport, innovazione, inclusione, speranza e futuro.

Il Ritorno di Piette nello Sport con l’Esoscheletro Wandercraft

Dopo l’incidente che ha cambiato la sua vita, Piette non si è lasciato abbattere. Come riportato sul sito web ufficiale delle Olimpiadi di Parigi, è tornato allo sport come paratleta. Ora è diventato il “pilota” di un esoscheletro sviluppato da un’azienda francese chiamata Wandercraft, fondata nel 2012 da tre ingegneri visionari. Questo strumento rivoluzionario è equipaggiato con sensori e motori posizionati strategicamente sui fianchi, ginocchia e caviglie, consentendo alle persone in sedia a rotelle di alzarsi in piedi, camminare e affrontare una riabilitazione intensiva e personalizzata per massimizzare le possibilità di recupero dopo lesioni gravi e prevenire complicazioni dovute alla perdita di mobilità. Un telecomando intuitivo permette di controllare con precisione i movimenti dell’esoscheletro. Piette ha contribuito attivamente al perfezionamento di questo dispositivo rivoluzionario, partecipando anche a competizioni come il “cybathlon”, in cui atleti con disabilità utilizzano tecnologie assistive per gareggiare.

L’Innovazione degli Esoscheletri: Un Futuro di Indipendenza e Inclusione

Il gesto di portare la torcia olimpica di Kevin Piette ha ispirato migliaia di persone, dimostrando le incredibili potenzialità di un esoscheletro all’avanguardia. Le aziende e i centri che lavorano a dispositivi simili in tutto il mondo, inclusi l’Italia, stanno contribuendo a creare una rivoluzione nel campo della riabilitazione e dell’inclusione. Figure come Alex, di 49 anni di Bologna, e Davide, 47 anni di Maranello, sono tra i primi pazienti con lesioni midollari a sperimentare il robot indossabile Twin, sviluppato da Inail e l’Istituto italiano di tecnologia , presentato per la prima volta a Milano all’inizio di quest’anno.

Con il suo straordinario gesto, Piette ha messo in luce le incredibili potenzialità di un esoscheletro all’avanguardia, proiettando i riflettori sui Giochi Olimpici di Parigi 2024 e dimostrando cosa si possa raggiungere quando innovazione, sport, inclusione e determinazione si uniscono per creare un futuro migliore per tutti.

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