Un DDL sulla riforma dello sport: Emendamenti proposti da Mauro Berruto
Mauro Berruto, deputato del PD, ha recentemente presentato una serie di emendamenti al disegno di legge sull’istruzione e lo sport. In particolare, l’attenzione si concentra sull’articolo 1 del DDL, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 maggio scorso. Tra i temi affrontati vi è la questione dei mandati dei presidenti federali e degli enti sportivi, con particolare riferimento al numero uno del Coni, Giovanni Malagò. Una delle proposte di modifica presentate da Berruto riguarderebbe la possibilità per Malagò di candidarsi a un ulteriore mandato, oltre ai tre già effettuati.
Gli emendamenti proposti da Mauro Berruto
Secondo quanto dichiarato dall’onorevole del PD, gli emendamenti presentati sono tre. Il primo emendamento proposto da Berruto sostiene il limite di tre mandati per i presidenti federali. Il secondo emendamento riguarda una sua proposta di legge per la riforma del sistema elettorale delle federazioni, definito attualmente “medioevale” dall’esponente politico. Il terzo emendamento nasce dalla consapevolezza che le prime due proposte potrebbero non essere approvate e rappresenta una forma di denuncia nei confronti di presunte incoerenze presenti nel disegno di legge.
Le considerazioni di Mauro Berruto sui suoi emendamenti
Berruto sottolinea di non essere a favore di un eventuale quarto mandato e definisce il suo emendamento come un atto di denuncia verso le ambiguità presenti nella normativa attuale. In particolare, il deputato del PD critica il sotto-testo della legge, che sembrerebbe favorire determinati individui rispetto ad altri. Riguardo al secondo emendamento, Berruto parla di una riforma del sistema elettorale federale che dovrebbe mirare a eliminare le deleghe a favore di un sistema più equo e moderno, che includa il voto elettronico, l’equità di genere e il ricambio generazionale.
Considerazioni finali di Mauro Berruto e possibilità di modifica
Il deputato Berruto conclude evidenziando la convergenza di alcuni punti della sua proposta con le posizioni del ministro Abodi. Inoltre, sottolinea che, nel caso il terzo emendamento venisse votato e accettato, si applicherebbero le stesse condizioni per i presidenti federali, il presidente del Coni e i presidenti dei comitati regionali. Tuttavia, ribadisce la sua contrarietà ad un eventuale quarto mandato, ponendo l’accento su una visione di trasparenza e equità nel contesto sportivo federale.