Un Caso Scandaloso: Il Nuoto Cinese sotto Accusa

Un Caso Scandaloso: Il Nuoto Cinese sotto Accusa - OcchioChe Sport

Il Sospetto sul Nuoto Cinese

La polemica raggiunge livelli senza precedenti riguardo ai ventitré nuotatori cinesi risultati positivi nel 2021 alla trimetazidina, e che, nonostante ciò, non sono stati sanzionati né dalla federazione asiatica che dall’ente internazionale. Il campione americano Michael Phelps ha pesantemente criticato l’Agenzia Mondiale Antidoping e ha sollevato dubbi sulla sua effettiva capacità di tutelare gli atleti internazionali.

Le Perplessità di Michael Phelps

Phelps ha chiesto al Congresso di intervenire per rendere la WADA un’organizzazione indipendente ed efficace. Secondo lui, l’Agenzia non ha saputo far rispettare in modo coerente le proprie politiche in tutto il mondo, cedendo alle pressioni dello sport internazionale a discapito degli atleti. La fiducia nell’Agenzia mondiale antidoping sembra essere compromessa, mettendo in discussione l’intero sistema di controllo del doping nello sport.

Le Contestazioni dei Test Negativi

Un’inchiesta condotta dal New York Times insieme all’emittente tedesca ARD ha rivelato che la WADA ha accettato le spiegazioni cinesi secondo cui i nuotatori positivi avrebbero assunto la sostanza a causa di contaminazione alimentare in un hotel. Questi atleti avevano addirittura vinto medaglie alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e undici di loro si preparano a partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi senza aver subito sanzioni.

Le Dichiarazioni di Allison Schmitt

Anche la campionessa Allison Schmitt ha espresso la sua delusione per la decisione della WADA. Schmitt, vincitrice di quattro ori olimpici, ha testimoniato davanti al Congresso di aver sentito voci di doping all’interno della squadra cinese nel corso della sua carriera, senza però prestarvi troppa attenzione. Tuttavia, la scoperta che atleti non sanzionati avrebbero gareggiato ad alti livelli ha scosso le sue convinzioni. Chiedendo responsabilità alla WADA e al sistema antidoping globale, Schmitt ha evidenziato la necessità di garantire un ambiente sportivo pulito e equo per tutti gli atleti.

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