Super Tac al Cdi: “Rivoluziona l’imaging diagnostico al servizio del Ssn”

(Adnkronos) –
Una 'super Tac' ultra accurata, capace di individuare lesioni piccolissime, riducendo il carico di radiazioni a cui viene sottoposto il paziente. E' la nuova tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Tc Pcct) installata dal Centro diagnostico italiano (Cdi), "una tecnologia di ultimissima generazione" che promette "una rivoluzione nell'imaging diagnostico al servizio del sistema sanitario regionale" e quindi del Ssn. Il taglio del nastro questa sera a Milano nella sede del Cdi in via Saint Bon, con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Centro diagnostico italiano. A seguire un convegno scientifico patrocinato dall'Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri, per un confronto tra clinici e specialisti sulle potenzialità della nuova apparecchiatura nelle diverse specialità. "Oggi è una giornata importante per il nostro Centro diagnostico e ringrazio di cuore il governatore Fontana e la presidente Buscemi per la loro presenza", dichiara Bracco. "Inauguriamo una nuova tecnologia di ultimissima generazione che va a vantaggio del lavoro del medico radiologo, ma soprattutto del paziente – sottolinea – Questa acquisizione testimonia la costante attenzione del Cdi a investire in qualità e innovazione al fine di offrire un servizio a misura di paziente e delle sue specifiche esigenze. Ogni anno nelle 35 sedi esistenti nel territorio lombardo effettuiamo 290mila procedure di diagnostica per immagini e oltre 5 milioni e mezzo di analisi di laboratorio. Risultati di grande rilievo, frutto anche della professionalità, del rigore e della passione dei nostri medici e del nostro straordinario personale, sempre attenti a diffondere la cultura della diagnosi precoce e della prevenzione". "La nuova Tc a conteggio di fotoni ci permette di ottenere un livello di dettaglio impensabile fino a pochi anni fa, con un impatto positivo sulla diagnosi precoce e sulla gestione di patologie complesse – spiega Deborah Fazzini, direttrice della Diagnostica per immagini del Cdi – E' un passo avanti fondamentale per la medicina di precisione che vogliamo contribuire a implementare non solo nell'imaging cardiologico e vascolare, ma anche in oncologia, in ortopedia, in neurologia e nel distretto testa-collo. Grazie a una qualità di immagine senza precedenti e a una riduzione della dose di radiazioni, possiamo offrire ai pazienti diagnosi non solo più precise, ma anche più sicure, in particolare a tutti quei pazienti che devono sottoporsi frequentemente a controlli di follow-up e a valutazioni diagnostiche per la prevenzione". A differenza delle Tac tradizionali, che misurano l'energia complessiva dei raggi X dopo il loro passaggio nel corpo – descrivono dal Centro diagnostico italiano – la nuova Tc Pcct utilizza rilevatori avanzati in grado di registrare ogni singolo fotone e di determinare con precisione la sua energia. Questo approccio elimina il 'rumore' e riduce gli artefatti nelle immagini, consentendo di ottenere risultati più nitidi e dettagliati, con una risoluzione che può arrivare fino a 0,2 millimetri. Oltre a individuare lesioni minute, migliorando sensibilmente l'accuratezza diagnostica, la Tc Photon Counting riduce la dose di radiazioni necessaria per ottenere immagini di alta qualità. Poiché i suoi rilevatori catturano e utilizzano in modo più efficiente le informazioni provenienti dai raggi X, è possibile eseguire esami con una minore esposizione, un aspetto particolarmente importante per pazienti oncologici o soggetti che necessitano di controlli ripetuti nel tempo. La Tc a conteggio di fotoni trova applicazione in numerosi ambiti clinici, illustrano gli esperti del Cdi. In cardiologia offre una visualizzazione più chiara delle arterie coronarie e dei depositi di calcio, contribuendo a una diagnosi più accurata delle malattie cardiovascolari. In oncologia garantisce una maggiore precisione nella rilevazione e caratterizzazione dei tumori, ma migliora anche l'analisi della parete carotidea e permette in neurologia una migliore distinzione tra sostanza bianca e grigia, fondamentale per la diagnosi di patologie neurodegenerative. In ortopedia consente una migliore definizione delle strutture ossee, facilitando l'individuazione di microfratture e offrendo una valutazione più accurata delle aree periprotesiche. L'installazione della nuova Tac rappresenta "un investimento importante da parte di una struttura accreditata", si legge in una nota. "Si inserisce quindi nell'ambito della collaborazione tra il settore pubblico e privato, per garantire un servizio diagnostico di eccellenza sul territorio e l'avanzamento della ricerca diagnostica e terapeutica. Solo lo scorso anno, il Cdi ha erogato oltre 90mila esami di diagnostica per immagini per il Sistema sanitario nazionale". —salute/sanitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)