Premio Terzani, XXI edizione alla memoria dei giornalisti uccisi a Gaza

(Adnkronos) – Viene dedicata alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza la XXI edizione del Premio letterario internazionale 'Tiziano Terzani', riconoscimento istituito dal festival vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani. Lo ha annunciato oggi la presidente della giuria Angela Terzani Staude sottolineando "l'urgenza di lanciare un allarme" e, per decisione unanime dei giurati, rendere onore al sacrificio di chi è stato messo a tacere e non può più raccontare "l'altra parte della storia", conferendo così il Premio Terzani 2025 – ad memoriam – ai giornalisti e alle giornaliste morti a Gaza.  "Dal 7 ottobre 2023, giorno dell'attacco terroristico di Hamas – ha ricordato Angela Terzani, rendendo nota la motivazione – sono oltre 200 i giornalisti, i fotoreporter e gli operatori della comunicazione che hanno scontato con la loro vita, e spesso anche con quella dei loro cari, l’impegno di testimoniare i fatti dall’interno e impedire una narrazione unilaterale e controllata. Divenuti bersaglio dell’esercito di Israele, né il giubbotto antiproiettile, né il casco con la scritta 'Press' ha potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante".  "Di fronte a fatti così drammatici, che devono necessariamente interrogare le nostre coscienze di cittadini europei", la giuria "ha sentito forte l'urgenza di rinunciare – eccezionalmente – a premiare un'opera letteraria, per rendere invece onore a chi ha pagato con la vita il diritto/dovere di informare".  Nelle motivazioni del conferimento ancora si legge: "erano tutti giornalisti palestinesi perché da subito la stampa internazionale è stata deliberatamente tenuta fuori dalla Striscia. E così, ciò che sappiamo, ciò che da Gaza esce, lo si deve al loro coraggio: senza la loro testimonianza, e la loro denuncia, oggi non avremmo chiare le proporzioni della tragedia di una popolazione ridotta allo stremo da mesi e mesi di bombardamenti indiscriminati e dal blocco degli aiuti umanitari".  "Mio marito – ha ricordato Angela Terzani – attribuiva al giornalismo la precisa responsabilità di mettersi in ascolto delle ragioni degli uni e delle ragioni degli altri contro il rischio di scivolare nella barbarie dell’intolleranza e del fanatismo. Ma oggi a Gaza il giornalismo muore". Nell'ambito della XXI edizione del Festival Vicino/Lontano sabato 10 maggio è in programma a Udine (ore 21.00, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) la serata culminante del Premio Terzani 2025: riceveranno simbolicamente il Premio a nome dei tanti colleghi uccisi durante la guerra, Wael al-Dahdouhe Safwat al-Kahlout, entrambi giornalisti di Gaza per l'emittente Al Jazeera. Durante la guerra hanno subito l'uccisione di 500 familiari e amici. Al-Dahdouh ha perso, sotto i bombardamenti, la moglie e tre figli, uno dei quali giornalista. Professionisti che per fare il loro lavoro – e hanno continuato a farlo con infinita determinazione – hanno pagato un prezzo altissimo. Nel corso della serata Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout parteciperanno a una riflessione a più voci condotta dal giornalista Marco Damilano, in onda ogni sera su Rai3 con "Il Cavallo e la Torre", con l'intervento di Paola Caridi, storica, saggista e giornalista, vincitrice nel 2024 del Premio Kapuściński, intitolato al grande giornalista polacco che fu tra i membri fondatori della Giuria del Premio Terzani. La Giuria che ha assegnato il Premio Terzani 2025 è composta da Angela Terzani (presidente), Saskia Terzani, Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini.  Nelle precedenti edizioni il Premio Terzani è andato a: Sally Hayden e menzione speciale per Ai Weiwei (2024); Zerocalcare (2023), Colum McCann (2022), Andri Snær Magnason (2021), Amin Maalouf (2020), Franklin Foer (2019), Domenico Quirico (2018), Sorj Chalandon (2017), Martin Caparrós (2016), David Van Reybrouck (2015), Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello (2014), George Soros (2013), Ala al-Aswani (2012), Leslie T. Chang (2011), Umberto Ambrosoli (2010), Ahmed Rashid (2009), Fabrizio Gatti (2008), Anna Politkovskaja, alla memoria (2007), Jonathan Randal (2006) e François Bizot (2005). (di Paolo Martini) —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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