Oscarwine sbarca su carta: la nuova freepress presentata al Vinitaly

(Adnkronos) – Dopo cinque anni di presenza digitale, Oscarwine, uno dei portali dedicati al vino più seguiti in Italia, diventa anche cartaceo. L’annuncio, a sorpresa, è arrivato nel corso dell’evento “Gli attacchi europei al vino italiano”, in corso al Vinitaly, e ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore e della politica. A svelare la novità è stato Livio Buffo, CEO dell’agenzia di comunicazione Cenacoli e fondatore del marchio: “Dobbiamo far tornare la voglia di leggere alle persone. L’editoria non è morta: la carta ha ancora un grandissimo valore e noi vogliamo riscoprirlo. Per questo abbiamo fatto il percorso inverso, dai byte alla cellulosa.” La nuova rivista sarà una freepress trimestrale, distribuita nei luoghi dove il vino si compra, si degusta e si vende: “il suo habitat naturale”, come sottolineato da Buffo. L’obiettivo è raggiungere i lettori là dove vivono la passione per il vino, fuori dal web, in un contesto più diretto e tangibile. L’iniziativa editoriale è stata presentata in un contesto acceso, quello del convegno dedicato agli ostacoli posti dall’Europa all’agroalimentare italiano. Tra i temi affrontati, anche le recenti proposte di etichettatura sanitaria sulle bottiglie di vino – i cosiddetti health warning, simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette. Il senatore Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha criticato duramente l’iniziativa: “Mi sembra che l’Europa si occupi troppo di ciò che dovrebbe restare competenza degli Stati. Il vino non va criminalizzato, ma promosso come parte della nostra cultura. Due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne possono avere effetti positivi sulla salute.” Centinaio ha anche lanciato un monito contro una visione “penalizzante” nei confronti di Italia, Francia e Spagna, principali produttori di vino: “Perché se la prendono con il vino e non con la birra tedesca o le bibite industriali?”. L'intervento di Pietro Monti, vicepresidente della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) e produttore non vedente, si è concentrato su un approccio più inclusivo alle etichette: “Meglio QR code parlanti e scritte in braille, piuttosto che messaggi allarmistici. La tecnologia può aiutare davvero chi ha disabilità visive.” Monti ha raccontato l’esperienza positiva con Cenacoli per una special edition della sua azienda vinicola, già dotata di strumenti inclusivi sulle etichette. A chiudere l’incontro è stato Roberto Gualtieri, medico con oltre vent’anni di esperienza nei pronto soccorso romani, che ha posto l’attenzione sull’abuso di alcol tra i giovani: “Dai ragazzi di 11 anni fino agli adolescenti, l’alcol può causare danni irreparabili. La prevenzione, attraverso scuola e famiglia, è l’unica vera arma.” Gualtieri ha invitato a un’educazione consapevole, ribadendo che “bere responsabilmente” è la strada giusta, lontano da estremismi e allarmismi. —winewebinfo@adnkronos.com (Web Info)