Max Mara Fashion Group annuncia l’addio alle pellicce animali
Panoramica sul cambiamento di politica aziendale
Il rinomato gruppo Max Mara, noto colosso della moda che vanta marchi quali Max Mara, Marella, Pennyblack e Marina Rinaldi, ha preso una decisione epocale nel suo settore: dire addio alle pellicce animali. Dopo un periodo di moltissime stagioni in cui non sono stati commercializzati prodotti con pelliccia vera, l’azienda ha ufficialmente comunicato la sua nuova politica, senza fare annunci pubblici ma tramite una nota interna allo staff.
Esultano gli animalisti per questa svolta
Il gesto ha suscitato grande entusiasmo tra gli animalisti, in particolare la Lav, che ha intensificato la sua campagna “Fur free”. La Lav ha celebrato il risultato ottenuto, affermando che anche il Max Mara Fashion Group si è unito al movimento “fur-free”, seguendo l’esempio di altri marchi e stilisti di prestigio come Dolce & Gabbana, Gucci, Armani e molti altri. Tale decisione è stata frutto di una pressione costante da parte degli attivisti, che hanno utilizzato varie strategie, tra cui un “mail bombing” e un clamoroso blitz in mongolfiera presso la sede centrale del Gruppo a Reggio Emilia.
Max Mara conferma la scelta “fur free”
Secondo quanto comunicato dalla Lav, Max Mara ha diffuso internamente la decisione di non vendere alcun prodotto con pelliccia, né di introdurre tale materiale nelle future collezioni dei suoi brand. Il gruppo ha ribadito che la politica “fur free” è in atto già da diverse stagioni, confermando che questa scelta è permanente e non soggetta a cambiamenti nelle prossime collezioni. Inoltre, l’azienda ha comunicato di aver preso misure legali per proteggere i propri dipendenti da pressioni e violenze in merito a questa decisione.
Max Mara Fashion Group: un colosso della moda internazionale
Con più di 2.500 negozi distribuiti in 105 paesi, il Max Mara Fashion Group si conferma come uno dei leader nel settore della moda a livello globale. La sua decisione di abbandonare l’uso delle pellicce animali rappresenta un importante passo avanti verso una moda più sostenibile e rispettosa degli animali, rispondendo alle crescenti richieste di un’etica della moda sempre più consapevole e responsabile.