Complicazioni per il campione di salto in alto
Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi, l’atleta italiano campione di salto in alto, ha reso noto tramite i social le sue condizioni fisiche critiche a causa di una colica renale. La situazione sembra peggiorare rapidamente, mettendo a rischio la sua partecipazione alla finale della specialità prevista per la serata. Tamberi, attualmente ricoverato in ospedale con la moglie al suo fianco, ha condiviso dettagli agghiaccianti sull’intensità del dolore che sta affrontando e sulle complicazioni che sta incontrando.
Il calcolo renale: una problematica diffusa
Il calcolo renale, o nefrolitiasi, si forma a causa dell’elevata concentrazione di sali come calcio, acido urico e ossalato nelle urine, che danno origine ai cristalli responsabili della sua formazione. Questo problema affligge circa il 5-10% della popolazione, con un trend in crescita negli ultimi decenni attribuito all’aumento del consumo di proteine animali nella dieta. Per prevenire la formazione di calcoli renali, è fondamentale mantenere un’adeguata idratazione per garantire che le urine siano ben diluite, riducendo così il rischio di cristallizzazione.
I sintomi e la diagnosi
Un sintomo caratteristico del calcolo renale è la colica renale, un dolore acuto al fianco accompagnato da nausea e agitazione, causato dal movimento del calcolo lungo le vie urinarie. Altri segnali includono la presenza di sangue nelle urine o dolore lombare. È consigliabile non sottovalutare la colica renale, poiché potrebbe ripresentarsi e richiedere ulteriori controlli per identificare eventuali fattori di rischio metabolici. La diagnosi del tipo di calcoli è essenziale per pianificare un trattamento adeguato, e può essere effettuata mediante analisi chimiche o cristallografiche sui calcoli espulsi.
Opzioni terapeutiche e cura
La dimensione del calcolo influisce sulle possibilità di espulsione spontanea, con calcoli di piccole dimensioni avendo maggiori probabilità di essere eliminati senza intervento. Tuttavia, in presenza di calcoli più grandi, potrebbe essere necessario ricorrere a terapie come la litotrissia extracorporea, un trattamento non invasivo che frammenta i calcoli mediante onde d’urto senza la necessità di interventi chirurgici. Un’alimentazione equilibrata e una corretta idratazione sono caratteristiche importanti della terapia per i calcoli renali, insieme alla limitazione del consumo di sale e proteine animali.
La dieta e la prevenzione
Mantenere un’adeguata idratazione giornaliera, preferibilmente superiore ai 2 litri, è fondamentale per ridurre il rischio di recidive dei calcoli renali. Limitare il consumo di sale e proteine animali, come carne, pesce e uova, può contribuire a prevenire la formazione di nuovi calcoli. Contrariamente alle credenze precedenti, una dieta normocalcica che include l’assunzione moderata di latticini può essere consigliata, a condizione che non vi siano alti livelli di calcio nelle urine. Seguire queste linee guida dietetiche può non solo ridurre le ricorrenze dei calcoli renali, ma anche prevenire complicazioni a livello scheletrico come l’osteoporosi.