Parigi 2024: Massimo Stano si arrende al podio a causa di un infortunio

Parigi 2024: Massimo Stano si arrende al podio a causa di un infortunio - OcchioChe Sport

Nessun podio per Massimo Stano
Il campione olimpico di Tokyo 2021, Massimo Stano, ha dovuto arrendersi nel finale della 20 km di marcia alle Olimpiadi di Parigi 2024 a causa di un infortunio patito ad aprile. Nonostante una prova coraggiosa, determinata e di grande classe, Stano ha chiuso al quarto posto, rallentato dal problema alla caviglia che lo ha frenato a due giri dall’arrivo. L’infortunio ha fatto perdere terreno all’atleta italiano, che è riuscito comunque a recuperare, arrivando a soli 1 secondo dal terzo classificato, lo spagnolo Alvaro Martin. La vittoria è andata all’ecuadoriano Daniel Pintado, seguito dal brasiliano Caio Bonfim.

La gara e l’infortunio di Stano

La gara di marcia, che è iniziata con un ritardo di 30 minuti rispetto all’orario previsto, ha visto Stano lottare nelle posizioni di testa per gran parte della competizione. Tuttavia, nel momento chiave dell’attacco decisivo a circa 2 km dall’arrivo, il problema alla caviglia infortunata ad aprile ha ripreso a farsi sentire, compromettendo il ritmo dell’atleta italiano e consentendo a tre avversari di staccarsi e salire sul podio. Nonostante il rammarico per l’opportunità mancata, Stano ha dimostrato di essere tornato a grandi livelli, preparandosi anche per la staffetta mista di marcia in programma per il 7 agosto. Gli altri due atleti italiani hanno terminato la gara rispettivamente al ventesimo e quarantunesimo posto.

Le parole di Stano

Dopo la gara, Massimo Stano ha commentato: “Ci ho provato e sono stato davanti sino a quando ho avuto un problema allo sbloccaggio dell’anca, derivante dalla caviglia infortunata, che dovrò analizzare per capire da cosa sia dipeso. Sono soddisfatto di quanto fatto. Ho dato il massimo ma oggi non è stato sufficiente. Mi sono trovato più volte davanti perché mi sentivo bene. Ci ho provato fino all’ultimo, ho utilizzato tutte le energie di riserva che avevo. Non era scontato essere qui, tra i primi, con appena 55 giorni di preparazione e sono orgoglioso di questo“.

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