Un Tesoro Automobilistico: La Storia della Rara Ferrari 166 Inter del 1948 in Nuova Zelanda

Un Tesoro Automobilistico: La Storia della Rara Ferrari 166 Inter del 1948 in Nuova Zelanda - OcchioChe Sport

Durante un tour in Nuova Zelanda, un gruppo di giornalisti automobilistici ha fatto una scoperta straordinaria: una rara Ferrari 166 Inter del 1948, identificata dal suo numero di serie 007-S. Questa vettura, considerata la più antica Ferrari stradale ancora esistente, vanta una storia affascinante, con diversi proprietari e numerosi interventi di riparazione nel corso degli anni. Si tratta, infatti, della quarta Ferrari stradale mai costruita. Attualmente, la preziosa auto è custodita da Amanda e Philip, una coppia di pensionati neozelandesi, che hanno dedicato tempo ed energie al suo completo restauro. Nel 1997, dopo aver completato il processo di ripristino, la coppia ha portato la Ferrari in Italia per partecipare alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario di Maranello. Da allora, hanno percorso oltre 50.000 chilometri a bordo di questo gioiello su quattro ruote, che continua a destare ammirazione ovunque vada.

Scoperta e Restauro di un’Icona

Un’Eredità di Passione e Impegno

Grazie alla dedizione di Amanda e Philip, la Ferrari 166 Inter del 1948 rappresenta oggi un’autentica testimonianza della storia dell’automobilismo. Nonostante l’età e le numerose vicissitudini, l’auto si mantiene in condizioni eccellenti, pronta a partecipare a varie manifestazioni ed eventi dedicati al mondo delle auto d’epoca. La cura e l’amore con cui è stata trattata nel corso degli anni hanno permesso di preservare intatta l’anima di questa vettura, rendendola non solo un simbolo di prestigio e eleganza, ma anche un veicolo perfettamente funzionante e in grado di affrontare nuove sfide su strada. La passione per l’automobilismo, unita all’impegno costante nel mantenere viva la memoria di un’epoca d’oro, ha reso Amanda e Philip dei veri custodi del patrimonio automobilistico internazionale, garantendo a questa Ferrari un posto speciale nella storia del settore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *