Un’inaugurazione memorabile e inclusiva per le Olimpiadi di Parigi 2024
In una sala gremita di giornalisti e curiosi, Thomas Jolly, mente dietro la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024, affronta le critiche mosse nei confronti della scelta di dare risalto ai diritti Lgbtq+. “Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo,” ha affermato con fermezza. La cerimonia di apertura è stata per lui un’opportunità per esprimere concetti fondamentali come il rispetto, la diversità e l’inclusione.
La difesa della libertà di credo e l’importanza della rappresentazione
Rispondendo alle polemiche e alle voci discordanti, Jolly ha sottolineato: “Abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione.” La sua visione artistica ha cercato di trasmettere valori universali e di rispetto reciproco, ponendo l’accento sull’importanza di accettare le diversità e di celebrare la pluralità delle espressioni umane. Con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, Jolly ha espresso la sua personale interpretazione di una società aperta e inclusiva, in cui ognuno ha il diritto di essere se stesso senza paura di discriminazioni.