Un procedimento disciplinare contro Enzo Fernandez: la risposta del Chelsea
Il Chelsea attua una procedura disciplinare contro il centrocampista Enzo Fernandez in seguito alla pubblicazione di un video sui social network considerato razzista e discriminatorio dalla Federcalcio francese. Il video, che ha scatenato una forte reazione, raffigura membri della squadra argentina cantare una canzone sui giocatori francesi. La FFF ha annunciato di presentare un reclamo alla Fifa riguardo a questo episodio che ha suscitato polemiche e indignazione.
La reazione di Wesley Fofana e le scuse di Fernandez
Il compagno di squadra di Fernandez, Wesley Fofana, ha condiviso un’immagine del video su Instagram con la descrizione di “razzismo disinibito”. Nel frattempo, Fernandez ha espresso profondo rimorso per l’accaduto, affermando che le parole pronunciate nel video non rispecchiano le sue convinzioni e il suo carattere. Ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi forma di discriminazione e di aver agito in un momento di euforia durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa America. Il Chelsea ha elogiato le scuse pubbliche del giocatore e ha annunciato l’avvio di una procedura disciplinare interna per affrontare la questione in modo educativo. Il club londinese ha sottolineato il proprio impegno per essere un ambiente inclusivo dove tutte le culture, comunità e identità sono accolti.
La condanna della FFF e le azioni legali intraprese
Il presidente della Federcalcio francese, Philippe Diallo, ha condannato con fermezza le parole discriminatorie rivolte ai giocatori francesi nel video, definendole inaccettabili e in contrasto con i valori dello sport e dei diritti umani. In risposta alla gravità delle dichiarazioni razziste, il presidente della FFF ha annunciato di voler appellarsi direttamente alla controparte argentina e alla Fifa, e di procedere con azioni legali per denunciare il contenuto offensivo e discriminatorio. Questo episodio ha evidenziato l’importanza della sensibilizzazione e dell’educazione contro ogni forma di discriminazione nel mondo dello sport e nella società in generale.