La Nazionale di Rugby sbarca a L’Aquila per un triennio: Il rugby italiano trova casa tra le vette abruzzesi
La Nazionale di Rugby sbarca a L'Aquila per un triennio: Il rugby italiano trova casa tra le vette abruzzesi - OcchioChe Sport
La notizia dell’approdo della Nazionale di Rugby italiano a L’Aquila per i prossimi tre anni è stata accolta con entusiasmo e gratitudine. L’annuncio è avvenuto in occasione della seduta di rifinitura, guidata dal tecnico Gonzalo Quesada, e presieduta dal presidente della FIR, Marzio Innocenti, in compagnia dell’assessore regionale allo Sport, Mario Quaglieri, e del sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi.
L’Aquila: una scelta strategica per la preparazione della squadra nazionale
Il presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione di portare la Nazionale a prepararsi tra le montagne dell’Abruzzo. Sono molto felice che la Nazionale venga qui all’Aquila a prepararsi, ha affermato. La scelta è stata dettata non solo dal clima fresco e ideale per gli allenamenti, ma anche dal legame profondo che la città ha con il rugby. In questi ultimi anni, L’Aquila ha dimostrato di essere pronta ad accogliere eventi internazionali e ha dimostrato di avere a cuore lo sviluppo di questo sport. Per la FIR, è fondamentale riportare L’Aquila sulla mappa del rugby di alto livello e l’accordo triennale rappresenta un passo importante verso questo obiettivo.
Una partnership vincente per il rugby abruzzese
L’accordo sottoscritto prevede non solo sessioni di preparazione della Nazionale di Rugby, ma anche l’organizzazione di ‘Summer Camp’ che coinvolgeranno anche altre strutture sportive della regione. L’assessore regionale allo Sport, Mario Quaglieri, ha sottolineato l’importanza di tali accordi per promuovere lo sport di alto livello in Abruzzo. La Regione Abruzzo è entusiasta di collaborare con la FIR e di accogliere grandi eventi sportivi in questa terra, ha affermato. La partnership tra la Federazione Italiana Rugby e le istituzioni abruzzesi promette di essere vincente non solo per lo sviluppo del rugby, ma anche per la promozione della cultura sportiva nella regione.
