Il ciclismo ritorna a Parigi: la nuova sfida degli azzurri
Ritorno alle origini
Nel 1900, Parigi ha visto l’Italia conquistare la sua prima medaglia d’oro nella corsa a punti con Enrico Brusoni. Adesso, 124 anni dopo, è tempo di nuove imprese dopo i successi di Tokyo 2020. Il quartetto italiano composto da Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna ha portato a casa l’oro nell’inseguimento a squadre maschile, mentre Elia Viviani ed Elisa Longo Borghini hanno conquistato il bronzo. Il cammino per replicare i successi di Tokyo non sarà facile, come conferma il ct Marco Villa, durante la presentazione delle squadre olimpiche e paralimpiche che si dirigeranno verso la Francia.
Le squadre azzurre pronte alla conquista
Sono stati convocati 24 atleti azzurri, di cui 11 uomini e 13 donne, per competere nelle prove olimpiche di strada, pista, mountain bike e Bmx racing. Inoltre, dodici colleghi paralimpici si uniranno alla spedizione. Nomi come Elia Viviani, Filippo Ganna, Elisa Longo Borghini, Letizia Paternoster ed Elisa Balsamo, reduce da un recente incidente, fanno brillare gli occhi degli appassionati. La Federazione Italiana Ciclismo si prepara ad affrontare l’appuntamento più importante dell’anno con determinazione e ambizione, desiderosa di aumentare il bottino di medaglie e contribuire al successo della spedizione azzurra. Il riconoscimento internazionale della crescita della squadra è un motivo di orgoglio, con altre federazioni che prendono l’Italia a modello.
Una svolta epocale
La crescita esponenziale della Federazione Ciclistica Italiana è testimoniata anche dai recenti accordi con partner di prestigio come Infront. Questo partenariato segna una tappa fondamentale nella promozione e valorizzazione dello sport italiano. Il supporto e l’interesse dei partner esterni confermano il ruolo di rilievo che la Federciclismo ha raggiunto, proiettando il ciclismo italiano su un palcoscenico internazionale sempre più prominente.