Una Multa di 4,2 Milioni di Euro per la FIGC: Abuso di Posizione Dominante
L’Antitrust sanziona la Federazione Italiana Gioco Calcio per aver abusato della propria posizione dominante nell’organizzazione delle competizioni giovanili. Questa multa storica, pari a 4,2 milioni di euro, rappresenta un duro colpo per l’ente calcistico nazionale.
La Strategia Abusiva della FIGC
L’Autorità Antitrust ha stabilito che la FIGC ha attuato una complessa strategia escludente volta a rafforzare la propria posizione di dominio nel settore delle competizioni giovanili calcistiche. Questa strategia ha minato la concorrenza e ha compromesso la possibilità per altri Enti di Promozione Sportiva di operare in questo ambito.
La Federazione Italiana Gioco Calcio ha adottato diverse pratiche scorrette per mantenere il proprio monopolio nel mercato delle competizioni giovanili. Una delle tattiche utilizzate è stata la mancata stipula delle convenzioni necessarie per lo svolgimento delle attività agonistiche da parte degli Enti di Promozione Sportiva, impedendo così loro di accedere a questo mercato e garantendosi di fatto una posizione predominante.
Inoltre, la FIGC ha interpretato in modo distorto l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva come agonistica, limitando di conseguenza la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche di partecipare a eventi organizzati da altri enti. Queste pratiche hanno indebolito la concorrenza nel mercato delle competizioni ludico-amatoriali, riducendo la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una reale pressione competitiva sulla FIGC.
La Posizione Difensiva della FIGC
Di fronte alla multa inflitta dall’Antitrust, la FIGC ha annunciato il ricorso al Tar del Lazio, sostenendo la correttezza delle proprie azioni e definendo la sanzione ingiustificata. L’ente calcistico nazionale si basa su argomentazioni documentabili e sostiene che il ragionamento giuridico alla base della multa è errato.
Inoltre, la FIGC fa riferimento al caso della Federazione Italiana Sport Equestri , che in passato è stata sanzionata con motivazioni simili per un caso analogo e successivamente ha visto la sanzione annullata dal Consiglio di Stato. Alla luce di queste considerazioni, la FIGC ha avviato le pratiche per impugnare la multa e ha richiesto una sospensiva al Tar del Lazio.