Ue, Meloni alla Camera: meno ministri in Aula per la premier

(Adnkronos) – Meno affollati questa mattina i banchi del governo alla Camera, rispetto a quanto visto ieri in Senato, per le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo. Accanto alla presidente del Consiglio, alla sua destra, il ministro per la Difesa Guido Crosetto, mentre è vuota la sedia alla sua sinistra. A seguire i ministri Schillaci e Pichetto Fratin. Sugli scranni del governo anche il titolare della Giustizia, Carlo Nordio e quello dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Presente anche il sottosegretario Alfredo Mantovano. A un'ora dall'inizio della seduta nessun ministro leghista è stato avvistato in Aula, poi intorno alle 10.30 è arrivato il titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.  L'assenza dei ministri di Salvini, impegnato all'estero, era stata stigmatizzata nel suo intervento dal deputato di Italia Viva, Davide Faraone, con risposta del leghista Stefano Candiani, che ha replicato "abbiamo una sola risoluzione di maggioranza condivisa e l'opposizione ne ha cinque tutte diverse, quindi respingiamo la narrazione delle divisioni nella maggioranza e anche quella delle assenze e delle presenze". Sì al rafforzamento della difesa, ma senza toccare i fondi di coesione; no all'invio di truppe italiane in Ucraina, tema che "non è mai stato all'ordine del giorno", come pure l'esercito comune europeo; Europa e Usa devono restare uniti, perché è "inimmaginabile" costruire delle "efficaci garanzie di sicurezza" dividendo le due sponde dell'Atlantico; e sui dazi, bisogna evitare "rappresaglie'' e trovare "soluzioni di buonsenso" provando a scongiurare una guerra commerciale con Donald Trump. Davanti alla platea di Palazzo Madama, ieri la premier ha già tracciato la linea che il governo italiano porterà al tavolo del Consiglio europeo di Bruxelles, dove si parlerà di Ucraina e del maxi-piano di riarmo targato Ursula von der Leyen. Una posizione, quella dell'esecutivo, sintetizzata nella risoluzione in 12 punti della maggioranza, frutto di un paziente lavoro di mediazione che ha visto protagonista il ministro degli Affari Ue Tommaso Foti, oltre ai capigruppo del centrodestra. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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